FLOW. Avviata la collaborazione con il Liceo Pigafetta con un incontro sulla storia dell’arte cinese.

Nelle settimane precedenti l’apertura della mostra in Basilica, FLOW  incontra i docenti dello storico liceo classico vicentino. Ad illustrare l’idea che sta alla base del progetto FLOW. Arte contemporanea Italiana e Cinese in dialogo, sono intervenuti due relatori d’eccezione. Francesca Dal Lago, storica dell’arte, laureata in lingue orientali, con dottorato sull’arte Cinese moderna e contemporanea all’Institute of Fine Arts della New York University e Marcello Ghilardi, ricercatore in Estetica all’Università di Padova, studi tra Italia, Parigi e Pechino, esperto di estetica occidentale e orientale. Questi incontri aprono un progetto di collaborazione tra l’associazione YARC, Istituto Confucio di Venezia e Liceo Pigafetta, in qualità di Aula Confucio riconosciuta dal Ministero dell’istruzione della Repubblica Popolare Cinese. Il fine del progetto è quello di guidare gli studenti del liceo nell’approfondimento personale dei temi proposti da FLOW e si concluderà con l’organizzazione di una giornata a loro dedicata nell’ambito della mostra.

Dong Qichang, In the silence of a mountain lake, c. 1602. National Museum, Warsaw.

Esempio di Pittura dei letterati. Dong Qichang, In the silence of a mountain lake, c. 1602. National Museum, Warsaw.

Durante il primo incontro Francesca Dal Lago ha focalizzato l’attenzione sulla diversità delle tradizioni storico-artistiche italiane e cinesi, presentando i momenti salienti della storia dell’arte cinese classica e contemporanea. Si comincia con la pittura dei letterati, sviluppata nel periodo della dinastia Ming (1368-1644 d.C.) che prevedeva la tecnica dell’inchiostro monocromo su carta per rendere le sfumature più delicate di una natura sempre in divenire, in cui la figura umana quasi non compariva, se non come parte integrante del paesaggio. Questo viene considerato il momento più alto dell’arte cinese ed è anche quello che meglio la rappresenta nell’immaginario figurativo che l’Occidente si è formato sull’Oriente. Viene chiamata Pittura dei letterati perchè gli artisti erano anche intellettuali, componevano trattati di teoria sulla pittura e poesie, talvolta li inserivano direttamente nel quadro per darne al fruitore la chiave di lettura.

Tra il IXX secolo e l’inizio del XX, alla fine della prima guerra mondiale avviene l’incontro – scontro con l’Occidente e la veloce penetrazione dei suoi canoni figurativi nella cultura cinese. La figura umana inizia a prendere il sopravvento nella composizione pittorica e la natura, che prima non era solo protagonista della  pittura ma era il paradigma che ne stabiliva l’alta qualità e la buona riuscita, perde il suo primato. Nell’arte contemporanea cinese, che si può simbolicamente far cominciare dalla fondazione della Repubblica Popolare Cinese nel 1949, compaiono come nuovi grandi protagonisti il corpo umano e il colore, quest’ultimo mutuato e già ampiamente diffuso nella cultura popolare.

Mou Boyan, Loose, bronzo policromo, cm 120x80x70, 2014
Mu Boyan, Loose, bronzo policromo, cm 120x80x70, 2014

Si va verso il realismo, con una rinnovata centralità della pittura a olio, ispirata alla produzione del Realismo socialista di stampo sovietico e finalizzata alla celebrazione del regime, passando dall’arte celebrativa della Rivoluzione culturale di Mao negli anni 60 e 70, fino alla  nuova grande apertura ad Ovest degli anni 80 data dalla progressiva rivelazione del recente patrimonio culturale e intellettuale dell’Occidente, ufficialmente bandito dal regime per quasi un trentennio. Nel febbraio 1989 la storica mostra China-Avant-Guarde alla Galleria Nazionale di Pechino raccoglie  l’euforia sperimentale caratteristica del decennio che guarda all’Impressionismo, al Surrealismo e al Dada, fino all’Informale e all’Iperrealismo, e precede di pochi mesi la sanguinosa repressione delle proteste studentesche a piazza Tian An Men.

Agli studenti del Liceo Pigafetta il compito di mettere in relazione gli elementi della storia artistica cinese con quelli della produzione contemporanea e di trovare, se ci sono, i punti di contatto per poter aprire un dialogo tra la cultura cinese e quella occidentale.

Leggi L’arte contemporanea Cinese di Francesca Dal Lago

 

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