Flow e la chiacchierata sull’arte contemporanea per TviWeb

By venerdì 21 Aprile 2017 0 No tags Permalink 0

Non capita spesso l’occasione di parlare d’arte contemporanea a Vicenza. Grazie alla chiacchierata con la giornalista Ilaria Rebecchi per TviWeb abbiamo colto l’opportunità di raccontare il progetto della mostra Flow. Arte contemporanea Italiana e Cinese in dialogo, in esposizione in Basilica Palladiana fino al 7 Maggio 2017.

Sedute all’interno di Ecoagorà, l’opera esposta da Piero Gilardi, abbiamo parlato di com’è nato il progetto, dei punti di incontro tra le culture contemporanee italiane e cinese, degli artisti in mostra, delle difficoltà di parlare d’arte contemporanea a Vicenza e degli eventi in programma nel cartellone di Flow.

Dall’incontro in Cina con Peng Feng, Professore all’Università di Pechino e curatore del Padiglione Cinese della Biennale di Venezia 2011, nasce l’esigenza di approfondire il dialogo tra le due culture artistiche contemporanee e quindi il progetto espositivo biennale Flow. Tra i risultati messi in evidenza dall’edizione di quest’anno, c’è la grande affinità e compenetrazione tra i linguaggi dell’arte contemporanea italiana e cinese. Se infatti le due culture d’origine restano lontane, dagli anni ’90 c’è stata una apertura del mondo orientale verso quello occidentale per cui i punti d’incontro tra le realtà artistiche sono evidenti, visibili nelle opere esposte.

Portare l’arte contemporanea a Vicenza non è un’operazione scontata. Il pubblico non ha la consuetudine di confrontarsi con nuovi linguaggi come succede nelle grandi città come Milano. Anche per questo lavorare ad un progetto come Flow, che si pone l’obiettivo di dislocare l’arte contemporanea al di fuori dei grandi centri urbani, risulta stimolante. Portando questo tipo di opere all’interno della Basilica Palladiana, il cuore del centro storico della città di Vicenza, si crea anche un dialogo con il passato. La scelta di non aggiungere sovrastrutture al salone principale del monumento rientra nella logica del progetto, di lasciar scorrere il dialogo, di far parlare le opere tra di loro e con lo spazio che le ospita.

Nel grande salone monumentale della Basilica espongono insieme artisti italiani e cinesi. Diversi i rappresentanti veneti di questa edizione 2017. Arthur Duff ha creato un’installazione laser site- specific, il veneziano Francesco Candeloro, il vicentino Giovanni Morbin e il maestro del vetro Simone Crestani. Tra gli artisti cinesi più presenti nel panorama internazionale Shang Yang ha portato la sua importante opera Quello che resta della montagna, una tela in tecnica mista di 14 metri, per la prima volta in Europa.

Flow non è solo una mostra ma anche un contenitore di eventi. Il 29 Aprile la celebrazione della Giornata Mondiale del Tai Ji si concluderà all’interno della mostra in Basilica dove il Maestro Shi Miao Chan (Du Junmin), monaco guerriero della 36 generazione del Tempio di Fawang, eseguirà una suggestiva performance. Il weekend conclusivo, sabato 6 e domenica 7 maggio, saranno gli allievi del Liceo Pigafetta di Vicenza ad accogliere e guidare i visitatori all’interno della mostra.

Guarda il servizio completo su Flow. Arte contemporanea Italiana e Cinese in dialogo di Ilaria Rebecchi per TviWeb>>>

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