Arte in dialogo tra Italia e Cina. Tutti gli artisti di Flow, ultima parte.

Terza e ultima parte dell’ incursione alla scoperta di tutti gli artisti della seconda edizione di Flow. Arte contemporanea Italiana e Cinese in dialogo (per leggere i primi due contributi ecco i link rispettivamente al primo e al secondo) visitabile dal prossimo 25 Marzo nel salone d’onore della Basilica Palladiana di Vicenza. Alla scoperta di somiglianze e differenze tra opere di così diversa provenienza, si scopre sorprendentemente che artisti molto distanti tra loro, trovano modalità comuni del sentire pur intraprendendo percorsi di ricerca personali e differenziati.

Nello spirito di Flow, l’allestimento non costringe il visitatore a un percorso unico e permette la fruizione delle opere a 360°. Nel caso di Franco Ionda l’opera si può letteralmente ‘percorrere’, due muri lunghi quattro metri e mezzo e paralleli, ci fanno accedere al concetto di Soglia di pericolo nella visione dell’artista. Cristina Treppo invece ci invita a creare ogni giorno in modo diverso la sua installazione, Pavimento/Sgabello è formato da piastrelle a disposizione del visitatore che può spostarle a seconda dell’occorrenza all’interno della mostra. MAIinstallazione di Margherita Morgantin, concretizza nello spazio un’ impossibilità temporale formata di testo e profilato di alluminio.

Come elemento di novità rispetto alla prima, la seconda edizione di Flow darà spazio anche a performance. Il 26 Marzo 2017 (save the date) il salone della Basilica Palladiana aprirà le porte al Concerto Perdifiato ideato da Giovanni Morbin. Un’orchestra di volontari non musicisti suonerà lo strumento ideato dall’artista allo scopo di parlare all’universo, al pubblico ma soprattutto a se stessi. Su corpo, spazio, materia e società invece si concentra il lavoro di Li Binyuan, in mostra un video con un salto al limite delle possibilità dell’artista mentre Yuan Gong da anni lavora su un nuovo genere il Teatro Museale, tra performance, scultura e teatro, in mostra Hamletmachine

L’intervento sullo spazio, inteso come luogo del confronto tra le arti e con l’arte, modo specifico del dialogo in senso generale, diventa uno degli elementi in comune tra le ricerche estetiche dei maestri con cui si conclude una prima presentazione di tutti gli artisti chiamati a dare vita a quel dialogo tra arte contemporanea Italiana e Cinese che è Flow. Dal confronto diretto tra le opere dei maestri selezionati, sono emerse esigenze comuni e specificità delle singole poetiche con cui di volta in volta vengono affrontate. Ma niente resta definitivo, al dialogo manca la fondamentale voce del visitatore che ogni volta interroga l’opera e ne rinnova il senso.

 

 

 

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